La preparazione della nuova flower farm

Il ruolo dei sovesci nella preparazione del terreno

Lo scorso marzo è iniziato il processo di preparazione del terreno che, un po’ per volta, diventerà il nucleo produttivo centrale di Oddkin. 
In passato il campo era stato coltivato a monocolture di vario tipo, motivo per cui abbiamo deciso di dedicare la prima stagione a lavori preliminari finalizzati a migliorarne le caratteristiche e la fertilità.
Abbiamo scelto di seminare un mix di sovesci, ovvero piante che svolgono diverse azioni utili: dall’azotofissazione alla produzione di biomassa, passando per il decompattamento dei terreni.

Grazie alle intense piogge di questi ultimi giorni, il terreno è ormai stato completamente ricoperto dalle piante: brassicacee, leguminose, phacelia, avena, grano saraceno, ecc.

La flower farm alle porte di Vicenza
mix di sovescio

I prossimi passaggi colturali

Il mix che abbiamo seminato ha un ciclo quadrimestrale, il che significa che ad inizio luglio provvederemo a falciarlo e a preparare il campo per il ciclo successivo.
Alcune aree verranno lavorate per accogliere i primi trapianti di erbacee perenni e arbusti, mentre la superficie restante verrà seminata con un altro sovescio, questa volta più adatto all’arrivo dell’autunno. Quest’operazione verrà ripetuta fino a che l’intera area del campo destinata alle piante perenni non sarà stata piantumata.

Per quanto riguarda invece i corridoi calpestabili, l’obiettivo è individuare e seminare una miscela adatta ad ottenere il cosiddetto “prato stabile”. Si tratta di un mix di piante molto resistenti al passaggio di persone, animali e macchinari.

Fiori sostenibili per Vicenza e dintorni

L’uso dei sovesci è parte integrante del lavoro che svolgiamo per essere sostenibili in tutti gli aspetti della produzione agricola.

Queste piante, se integrate in maniera oculata nella flower farm, permettono infatti di gestire internamente una parte considerevole degli input di fertilità, soprattutto se abbinati ad una piccola produzione di lombricompost e a fertilizzanti fermentati fatti in casa.

I sovesci ad accrescimento rapido, inoltre, aiutano nella gestione delle piante infestanti in maniera naturale, tenendo coperto il terreno, anche a fronte del potenziale arrivo di piante pioniere.

Fiori da agricoltura sostenibile e agroecologica

Fatichiamo sempre moltissimo ad attribuire una qualifica di qualche tipo al nostro approccio produttivo in flower farm.

Usiamo la parola sostenibilità pur sapendo che il nostro approccio tende sempre ad andare oltre. Siamo inoltre consapevoli del fatto che il concetto stesso di sostenibilità è fallato e presume il raggiungimento di un equilibrio impossibile all’interno del nostro sistema economico corrente.

Operiamo entro ed oltre le linee guida della certificazione biologica, ma non possiamo definire con questo aggettivo i nostri fiori perché non siamo ufficialmente certificati.

Probabilmente la qualifica più corretta sarebbe “agricoltura rigenerativa” o “agroecologia”, perché con la nostra produzione floreale puntiamo ad avere un impatto positivo sull’intero ecosistema che ci ospita e di cui siamo parte. 

Prima di coltivare i fiori, infatti, ci prendiamo cura della salute del terreno e dei suoi abitanti: funghi, insetti, microrganismi, anfibi e rettili. Puntiamo anche a preservare e dare spazio alle piante native già presenti in campo, nell’ottica di garantire nutrimento agli insetti e ai volatili che frequentano il campo.

La superficie che ospita la flower farm è relativamente piccola – poco più di mezzo ettaro – e sappiamo che il suo impatto è limitato. Ciò non toglie che per noi sia fondamentale fare il possibile, entro i limiti delle nostre risorse e capacità, per creare una nicchia sicura e il più possibile biodiversa in un contesto circondato da monocolture, centri abitati e piccole zone industriali. 

L’uso dei sovesci è parte integrante di questo approccio e rappresenta per noi un ambito di continua sperimentazione e studio.

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